Il Granello di Sabbia

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I pro e i contro della Tobin Tax

Libro di Emiliano Brancaccio e Riccardo Bellofiore

Il gettito della tassa potrebbe essere destinato a programmi per l’occupazione e per le politiche sociali e ambientali oltre che ad attività internazionali di cooperazione, salvaguardia del patrimonio ecologico, tutela dei diritti umani ecc. Ma, più in generale, l’ipotesi della Tobin tax innesca una discussione pubblica sui pericoli e le virtù dei fenomeni di globalizzazione.

Il libro

Fornisce una esauriente definizione della proposta di Tobin, offre un sintetico resoconto delle fondamentali questioni di economia politica in essa richiamate ed è articolato in tre sezioni: una “introduzione” che presenta i diversi aspetti della questione, argomentandone le ragioni; un’antologia di scritti di James Tobin (tra cui il suo famoso primo articolo del 1978) che delinea il retroterra culturale e politico dell’economista americano e, infine, una scelta di saggi che presenta le più autorevoli posizioni di critica (da destra e da sinistra) e di sostegno della Tobin tax.

Approfondimento

La pratica di effettuare transazioni finanziarie a breve termine viene spesso utilizzata per operazioni speculative. La Tobin Tax ha lo scopo di scoraggiare queste pratiche. Il gettito della tassa potrebbe essere destinato dalle banche centrali a programmi per l’occupazione e per le politiche sociali e ambientali oltre che ad attività internazionali di cooperazione, salvaguardia del patrimonio ecologico, tutela dei diritti umani ecc. La Tobin Tax prende nome dal suo ideatore, James Tobin (premio Nobel per l’economia nel 1981), professore dell’università di Yale di formazione keynesiana. Più di settecento parlamentari di tutto il mondo ne hanno già chiesto l’applicazione nei rispettivi Paesi. Il libro che qui presentiamo fornisce un resoconto completo ed esauriente della proposta di James Tobin ed è articolato in tre sezioni: Una “Introduzione” che presenta la questione “Tobin Tax” argomentandone le ragioni. Un’antologia di scritti di James Tobin dalla quale emerge il retroterra culturale e politico dell’economista americano. La sezione comprende, tra l’altro, il suo famoso primo articolo del 1978 e un più recente contributo accademico che mette in luce la sua evoluzione teorica nel corso dell’ultimo ventennio. La terza parte è dedicata ai critici e ai difensori di Tobin, Nella parte riservata alla “critica” sono compresi sia gli attacchi da “destra” (Riggs e Velk) che quelli da “sinistra” (Halevi). La sezione si chiude con un articolo di due economisti francesi, esponenti di Attac France, a sostegno dell’ipotesi di Tobin. Leggi l’estratto Interviste e reading Tobin Tax. La tassa Robin Hood? Elenco completo Suggerisci il libro a un amico

Prefazione

Sono accadute molte cose da quando, con un articolo pubblicato su “Le Monde diplomatique” nel dicembre 1997, Ignacio Ramonet fece compiere il primo vero salto della Tobin tax dal recinto della cittadella accademica all’arena della politica internazionale. Da allora, in moltissimi paesi, si sono sviluppate varie campagne di sostegno alla Tobin tax. In Italia, nel momento in cui scriviamo, l’associazione Attac sta raccogliendo firme di adesione a una legge di iniziativa popolare per l’istituzione di una tassa europea sulle transazioni valutarie. La campagna italiana segue l’approvazione, in Francia, di un provvedimento legislativo che prevede l’applicazione interna della tassa non appena emergerà, su di essa, una decisione coordinata dei paesi membri dell’Unione europea. Un progetto di legge analogo è stato inoltre depositato presso il parlamento belga, che si appresta a discuterlo, mentre il governo tedesco si pronuncerà a breve su uno studio di fattibilità relativo all’applicazione della tassa in Europa, commissionato al professor Spahn e recentemente pubblicato. La mobilitazione europea sulla tassa Tobin si verifica in concomitanza con l’espansione a livello internazionale del movimento di Seattle e di Porto Alegre, un movimento che ha fatto degli squilibri tra ricchi e poveri del pianeta il tema cruciale delle proprie battaglie politiche.

In Italia, inoltre, tali mobilitazioni si intersecano con una ripresa delle iniziative sindacali in difesa dei diritti dei lavoratori. Il contemporaneo verificarsi di questi eventi non è soltanto il frutto di fortunate coincidenze. Infatti, come risulterà dalla lettura dei saggi raccolti in questo volume, le questioni inerenti ai movimenti internazionali di capitale, alla Tobin tax e alle altre misure proposte per il loro controllo, presentano intime connessioni sia con il tema degli squilibri nella ripartizione della ricchezza mondiale sia con il tema della difesa dei lavoratori contro i fenomeni della disoccupazione, della precarizzazione e dello sfruttamento. Tali connessioni si manifestano talvolta in modo immediato, come dimostra il grande interesse suscitato dal gettito che potrebbe derivare dalla Tobin tax e che potrebbe essere impiegato per rimediare, sebbene in minima parte, al drammatico allargamento della forbice delle ricchezze tra le nazioni e all’interno delle nazioni. Il più delle volte, tuttavia, i legami cruciali tra la Tobin tax e le altre forme di controllo dei capitali da un lato, e la distribuzione dei redditi e le condizioni del lavoro dall’altro, sono rimasti nell’ombra.

La presente raccolta di saggi mira, per l’appunto, a far luce su quei legami. Soffermandosi sulle relazioni tra le crisi valutarie e le politiche restrittive; descrivendo gli effetti delle liberalizzazioni finanziarie sulla distribuzione dei redditi tra salari, profitti e rendite; ed evidenziando che il ripristino delle regolazioni dei flussi di capitale è indispensabile per l’avvio di una politica economica orientata al lavoro e al welfare, i testi contenuti in questo volume contribuiranno a chiarire che quello finanziario non è affatto un mondo a se stante, dal momento che le sue dinamiche possono continuamente incidere sulle condizioni di vita di milioni di persone e sulle effettive possibilità della politica di migliorarle. Il volume, che si apre con un saggio introduttivo dei curatori, include una serie di contributi di James Tobin dedicati alle crisi finanziarie e alla sua proposta di tassazione degli scambi valutari. Tali contributi comprendono l’articolo originario del 1978 con il quale Tobin definì i caratteri della tassa che porta oggi il suo nome. I contributi includono inoltre un’intervista rilasciata da Tobin nel 1999 e altri due interventi, tra i quali spicca un editoriale pubblicato sul “Washington Post” nel 1997 in seguito alla crisi del Sudest asiatico.

Oltre a definire con precisione le caratteristiche e gli obiettivi di una tassa sulle transazioni valutarie, gli scritti di Tobin permetteranno al lettore una conoscenza diretta delle posizioni dell’economista americano, consentendo in tal modo di sciogliere molti degli equivoci accumulatisi negli ultimi anni attorno alle sue idee. In particolare, il lettore avrà modo di riconoscere la matrice culturale riformista dell’economista americano, ma anche di apprezzare la straordinaria abilità dello stesso di individuare alcune fondamentali contraddizioni del capitalismo contemporaneo, e di infondere fiducia nelle grandi capacità della politica di affrontarle. La raccolta comprende inoltre una serie di saggi critici che hanno per argomento la Tobin tax. Si comincia con un contributo di Riggs e Velk, che in un certo senso rappresenta un’efficace sintesi di tutte le obiezioni che la comunità finanziaria e gli economisti più ostinatamente legati all’idea del “libero gioco delle forze del mercato” tendono a muovere nei confronti della Tobin tax. Alle critiche provenienti dall’ortodossia e dal mondo finanziario si aggiungono le perplessità provenienti da ambienti postkeynesiani, e più in generale da alcuni settori della sinistra, rappresentati in questa sede dagli articoli di Halevi e di Cohen. A tali rilievi critici farà da contraltare l’intervento di de Brunhoff e Jetin, membri del consiglio scientifico di Attac France e sostenitori della tassazione delle transazioni valutarie. Il volume si chiude con un breve profilo biografico di James Tobin.

Il Granello di SabbiaI pro e i contro della Tobin Taxa cura di Emiliano Brancaccio e Riccardo BellofioreCollana: Nuova Serie Feltrinelli Pagine: 140 Prezzo: Euro 8,0Giangiacomo Feltrinelli Editore

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